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Corso di Informatica - Scelta del computer

Page history last edited by Andreas Formiconi 12 years, 10 months ago

Può essere imbarazzante dare suggerimenti su oggetti da acquistare perché c'è il rischio di fare della pubblicità. Questo è l'ultima cosa che si deve fare in questa sede ed è anche l'ultima che io voglio fare personalmente.

Tuttavia, nel settore degli strumenti informatici, siamo in presenza di una situazione anomala ed anche di una congrua quantità di disinformazione. Poiché fra gli obiettivi di questo corso c'è anche quello di fornire informazioni corrette ed equilibrate su aspetti pratici, se possibile, mi accollo volentieri il rischio. Mi limito a specificare chiaramente che personalmente non ho alcun interesse a far sì che acquistiate un sistema anzichè un altro.

 

Computer Desktop

Diciamo che con desktop si intendono i normali computer che uno si mette in casa. Queste considerazioni valgono anche per i portatili. Aggiungerò solo due parole in fondo.

 

È opportuno distinguere le possibilità in base al sistema operativo che gira sul computer perché è questo che fa la differenza più importante:

 

  • Sistemi Microsoft, cioè vari tipi di Windows: Windows 95, Windows 98, Windows 98 ME, Windows NT, Windows 2000, Windows XP, Windows Vista.
  • Linux, il sistema open source che gira su una sacco di macchine diverse, fra cui i comuni PC, e disponibile gratuitamente in rete.
  • Mac OS X: il sistema operativo che equipaggia i computer Macintosh prodotti dalla Apple.

 

Una descrizione sommaria di questi sistemi la potete trovare nel capitolo dedicato ai sistemi operativi.

 

Mettiamola ora brutalmente: che computer comprare?

 

Sintetizziamo così.

  • Voglio spendere il minimo e/o sono interessato a vivere la cultura hacker

    Cerca l'hardware più economico provando i vari negozi che vanno per la maggiore. I prezzi sono variabili e dipendono anche dalle scorte che hanno. Non fatevi montare il sistema operativo e fatevi fare il conseguente sconto, dovrebbe aggirarsi sui 100 Euro. Scaricate o fatevi scaricare una distribuzione Linux e montatecela. Avrete speso il minimo per un sistema molto robusto che fa tutto quello che serve per davvero e qualcosa di più. Il vostro computer durerà molto e le sue performance rimarranno invariate nel tempo.

    Se vi piace molto giocare con immagini, scanner, collegare apparecchi via bluetooth e via dicendo sarete forse costretti a diventare un po' più esperti di cose informatiche. La cosa potrebbe anche piacervi ma non è detto. Se non vi piace allora meglio cercare un Mac ma spenderete di più.

  • Voglio massima facilità di uso

    Andate a prendervi un Mac. Pagate di più ma difficilmente avrete problemi. Potete giocare con immagini, musica, apparecchi vari con estrema facilità. In realtà, si dovrebbe fare un conto completo. Un co mputer, come qualsiasi altra macchina, non costa solo all'acquisto. Costa quando va riparato perché si è rotto, quando ci va reinstallato il sistema perché non funziona più, magari per colpa di un virus o di qualche altro malware. Costa anche il tempo perso a occuparsi dei suoi problemi. Tenuto conto di tutto ciò, sull'intera vita della macchina, un Mac finisce per costare meno. Ho utilizzato sia PC con Linux che computer Mac di ogni tipo all'incirca dal 95 e non so cosa sia un virus. Rispetto ad un PC, il fermo-macchina di un mac è quasi inesistente.

  • Mi interessano soprattutto i videogiochi

    Premesso che potete trovare degli ottimi videogiochi anche per Mac e Linux, non vi è dubbio che il grosso della produzione lo trovate per Windows.

    Tuttavia, se proprio i videogiochi occupano un posto considerevole nella vostra esistenza forse può convenire pensare ad una macchina dedicata, tipo le varie Playstation, Mbox, Nintendo Wii etc. Grande scelta, prestazioni superiori, maggiore durata dell'inverstimento nel tempo.Il problema con i videogiochi ed i PC è che su un computer comprato oggi girano bene i videogiochi comprati oggi ma gireranno (forse) quelli dell'anno prossimo e molto probabilmente quelli che troverete fra due anni non gireranno per nulla! Inoltre installando molti videogiochi rischiate veramente di perdere la bussola con la stabilità del vostro computer! Ho conosciuto persone che trovano normale dover reinstallare periodicamente tutto da capo, Windows compreso. A me non sembra normale. Reinstallare tutto vuol dire provvedere a salvare tutto il vostro lavoro se col computer ci lavorate e studiate. Veramente pessima idea mescolare lavoro e videogiochi in un computer con windows. Se invece vi interessano per davvero i videogiochi e basta, tanto vale spendere per un oggetto dedicato.
  • devo installare un bel po' di programmi "raccattati in giro" per diverse esigenze
    la scelta si orienta in questo caso su Windows, dove trovate una enormità di programmi più o meno gratuiti per tutti gli usi e tutte le esigenze; attenzione però perchè installare MOLTI programmi su uno stesso sistema lo espone irrimediabilmente ad essere "instabile" (strani malfunzionamenti, blocchi improvvisi...) e windows, in questo, non aiuta; è da tenere presente che MOLTI programmi sono disponibili anche su Linux, che è decisamente più stabile.

     

    • Mi serve portarmelo in giro, all'università, al mare...
    • in questo caso la scelta è obbligata verso un "portatile"; oggi esistono moltissimi tipi di portatile, ma si possono ragguppare in poche categorie: 
      • completi di tutto (compreso lettore DVD, webcam integrata, e aggeggi vari) sono normalmente un po' ingombranti, con un peso che arriva ai 3 KG (quindi attenzione, perchè portarli parecchio in giro può essere faticoso...) 
      • ultraportatili una categoria molto recente (sono arrivati sul mercato dal 2006-7 in poi...) e sono piccoli, alcuni proprio piccolissimi (più o meno la metà di un normale foglio A4); ovviamente non hanno lettore DVD, hanno dei dischi interni un po' limitati, un video piccolo (con una risoluzione ridotta rispetto a quelli "grandi", di solito 1024x600) ma hanno un enorme pregio: sono LEGGERISSIMI. quindi ottimali per portarseli dietro (quasi meno di un'agenda) però sono un po' scomodi per lavorarci diverse ore; sono quindi adatti se si ha a casa una postazione "desktop" e si porta in giro l'ultraportatile.
      • tablet il futuro dei portatili. Apple ha venduto circa 20 milioni di iPad nel primo anno e le proiezioni dicono che potrebbe venderne 200 milioni fra tre-quattro anni. Esistono una miriade di applicazioni, le cosiddette app, che sono gratuite o costano molto poco, spesso qualche euro, raramente più di una decina o due. Ho scritto una sorta di recensione su iPad e Kindle (lettore di ebook della Amazon). Confermo gli aspetti positivi che ho enumerato in quell'articolo ma aggiungo un fatto negativo: Apple ha realizzato un'operazione tecnico commerciale strepitosa - il titolo in borsa è volato con iPad - ma il modello di sviluppo e distribuzione delle app genera un sistema chiuso con un conseguente incremento di controllo dell'utenza da parte di attori privati. Questo non è un bene per la salute del cyberspazio e per la libertà dei suoi abitanti. Tecnologicamente parlando è comunque una macchina straordinaria. Aggiungo un appunto tecnico. Se si desidera scrivere codice, allora iPad non è adatto. In tal caso non c'è niente di meglio di Linux.

     

    Situazione nel mercato

     

    E qual'è la situazione del mercato? Per niente in armonia con le precedenti argomentazioni! Come mai? La mia opinione (ma non solo mia) è che si tratta di una distorsione dovuta alla mancanza di una sufficiente concorrenza. La libera concorrenza favorisce, forse, i migliori e porta, forse, verso una migliore qualità ma questo è vero finchè la concorrenza esiste. Quando si instaura un monopolio allora questa legge si distorce e non è più vero che è la qualità ad essere premiata.

    Vediamo comunque come stanno le cose. È opportuno distinguere le principali tipologie di prodotti: desktop, server e web server, cioè server che ospitano siti web. Le seguenti tabelle riportano le quote di mercato approssimative per i sistemi più diffusi nelle rispettive tipologie.

     

    Quote di mercato dei computer desktop
    Sistema operativo Quota
    Windows 95 %
    Mac 4 %
    Linux 1 %
    Quote di mercato dei server
    Sistema operativo Quota
    Windows 40 %
    Linux 30 %
    Vari tipi di Unix 30 %
    Quote di mercato dei web server
    Sistema operativo Quota
    Linux 70 %
    Windows 20 %
    Vari tipi di Unix 10 %

     

    Per quanto riguarda la variazione di queste cifre, Linux sta crescendo in tutti e tre i settori. È significativo che la quota conquistata da Linux sia molto superiore per i server anzichè per i desktop. Per un server è molto importante la robustezza, sia hardware che software. In sostanza un server non si deve fermare mai. Per i desktop il discorso è molto meno critico. Infatti i computer con Windows, malgrado il fatto che abbiamo numerosi problemi (blocchi del computer, deterioramento delle prestazioni) sono molto diffusi perchè offrono tutta un serie di programmi e gadget di cui le persone hanno bisogno o che comunque piacciono.

     

    • Installazione di Linux

      Sarebbe un bel risultato poter dare assistenza a chi vuol installare Linux in questo corso. Purtroppo non è semplice organizzare un servizio del genere. Possiamo provare tuttavia a creare un collegamento con gruppi attivi nella diffusione dei sistemi open source e a dare una serie di riferimenti che possono tornare utili. Se poi, con il tempo, ci riesce di sviluppare qualche forma di supporto più concreto, tanto meglio.

      Diciamo prima poche sintetiche cose. Volendo installare il sistema operativo Linux, vi sono due possibilità: o si rinuncia completamente a Windows oppure ci si organizza per avere ambedue i sistemi operativi. La seconda opzione è in un certo senso più morbida perchè si mantiene un contatto con il vecchio sistema. Sfortunatamente è anche più impegnativa perchè richiede di ripartizionare il disco rigido in modo da poter ospitare i due sistemi operativi in due partizioni diverse.

      Avere contemporaneamente i due sistemi operativi non vuol dire che funzionano insieme ma che, al momento dell'avvio del computer, o si sceglie uno o l'altro. Se poi, durante il lavoro si vuole cambiare sistema operativo, allora bisogna arrestare il computer e farlo ripartire con l'altro sistema. Infatti, questa tecnica si chiama dual boot, ossia doppio bootstrap. I due sistemi operativi stanno su due zone completamente separate del disco rigido, due partizioni. Si possono anche avere più di due sistemi operativi su di uno stesso disco anche se la situazione di gran lunga più comune è di averne due.

      Normalmente, ognuno dei due sistemi operativi accede alla propria partizione del disco. Vi sono invece differenze riguardo alla capacità di accedere alla partizione dove risiede l'altro sistema operativo: Linux può accedere a tutti i dati che sono nella partizione di Windows mentre il contrario non è possibile, cioè Windows non "vede" la partizione di Linux. Questo deriva dal fatto che Linux è un sistema che è stato portato su una grande quantità di computer diversi e quindi è in grado di leggere molti file-system diversi.

      L'operazione di dividere il disco in più di una partizione è forse uno dei maggiori deterrenti alla diffusione di Linux. È un'operazione che richiede di prendere alcune decisioni sulla dimensione e l'organizzazione delle partizioni, decisioni che non sono comuni per l'utente normale. Non è difficile, con un minimo di applicazione lo potrebbe fare chiunque. È comunque perfettamente comprensibile e giustificato che la grande maggioranza degli utenti non abbia intenzione di impegolarsi in particolari del genere.

      Mi limito qui a poche osservazioni. Il modo più comune di installare Linux è quello di inserire il primo cdrom di Linux e di seguire le istruzioni. I dettagli e le modalità più o meno grafiche con cui viene guidata l'installazione cambiano con la distribuzione ma la sequenza delle operazioni fondamentali rimane pressocchè invariata. In questa sequenza viene sempre offerta la possibilità di eseguire una nuova partizione del disco rigido (o dei dischi rigidi se sono più di uno). Altrimenti sono disponibili dei programmi di partizione generici, per esempio fdisk che può essere utilizzato da interfaccia di comandi di Windows o da DOS. Si tratta di un programma poco appariscente, che funziona con interfaccia a comandi ma che fa quello che deve e non costa niente. Altrimenti esiste un'alternativa commerciale con il programma PartionMagic che offre un'interfaccia grafica. Attenzione comunque! L'interfaccia grafica dà all'utente la sensazione di essere più sicuro ma in queste operazioni bisogna sapere sempre quello che si fa. Vale a dire, prima di agire: chiarirsi gli obiettivi e pensare due o meglio tre volte. Il motivo è semplice: la maggior parte delle operazioni che coinvolgono la manipolazione delle partizioni sono distruttive dei dati preesistenti sul disco.

      Non aggiungo per ora altro sull'installazione e mi limito a richiamare alcuni riferimenti che possono aiutarvi ad orientarvi in questo mondo.

      Potete intanto andare a rivedervi la descrizione di Linux in questa piattaforma. Ci trovate i link ad alcune delle più diffuse distribuzioni.

      Le distribuzioni citate nel precedente documento sono giusto quelle più note. Provate ad andare nel sito ufficiale di Linux ed andate al link Distributions. Vi trovate un motore di ricerca che vi consente di selezionare tre attributi per connotare la distribuzione che vi interessa: lingua, tipologia della distribuzione e piattaforma. Potete divertirvi a vedere la quantità di possibilità che sono disponibili. Per esempio, richiedendo tutte le distribuzioni possibili per computer con CPU Intel si trovano 195 diverse distribuzioni!

      A titolo di esempio, per capire l'elasticità con cui questo sistema operativo può essere configurato, andate a vedere la "distribuzione" floppyfw. Si tratta di una versione di Linux strizzata dentro un semplice floppy disk che serve a trasformare un PC in un router con funzionalità di firewall per connettere una rete locale domestica con Internet mediante ADSL o anche modem convenzionale. La uso correntemente per connettere la mia rete locale a casa con Internet e gira su di un PC da 133 MhZ a cui ho tolto anche il disco rigido: il sistema viene caricato da floppy all'avvio e risiede tutto in RAM. Funziona benissimo!

      Sicuramente un riferimento importante è costituito dai Linux User Group (LUG). Ve ne sono tantissimi, praticamente ogni città ha il proprio. Il vantaggio nel riferirsi a quelli locali sta nel fatto che si può entrare direttamente in contatto con persone che possono dare un aiuto. L'atmosfera dei LUG è solitamente del tutto informale e sono gestiti e frequentati da persone, di solito giovani ma non solo, animate da molto entusiasmo e spesso molto competenti. Sono un pò le caratteristiche tipiche di coloro che si occupano di software open source. È abbastanza facile trovare in questi ambienti anche forme di aiuto diretto.

      A Firenze c'è il Florence Linux User Group (FLUG). Potete andare a frugare nel loro sito per trovare molte informazioni e notizie utili.

      Particolarmente interessanti sono le mailing list. Si tratta di repositori di messaggi, del tutto simili ai "forum" che avete conosciuto in questa piattaforma, ai quali ci si può iscrivere, inviare quesiti, seguire discussioni inizate da altri.

      Presso il FLUG sono attive diverse liste. Probabilmente quella più pertinente per chi inizia è la lista primipassi. Quando la complessità dei problemi da risolvere cresce con l'esperienza allora conviene riferirsi alla lista tecnica che è forse la più frequentata.

      Finisco con una serie di link dove potete andare a curiosare.

      • Il Pluto project è un gruppo di persone che si propone di diffondere il software libero in generale.
      • La Italian Linux Society è un'associazione no profit che si occupa di favorire progetti relativi allo sviluppo di GNU/Linux e del Software Libero in Italia, nonchè di favorire il coordinamento tra i vari gruppi di utenti Linux. In questo sto trovate anche una Mappa
      • dei LUG italiani.
      • C'è anche lo Zio Budda: Italian Linux Portal 
      • che è molto ricco di notizie.

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