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Corso di informatica - Internet - I servizi fondamentali

Page history last edited by Trapani Marco 15 years, 4 months ago
  • Telnet: terminale per accesso remoto. Esiste un altro servizio che svolge sostanzialmente le stesse funzioni: SSH. SSH è un sistema più recente e molto più sicuro di telnet per quanto riguarda la sicurezza. Ai fini della discussione seguente potete tuttavia tranquillamente sotituire la parola SSH a telnet. Telnet consente di eseguire comandi su di un computer remoto attraverso la rete. Con questo servizio si ha la possibilità di utilizzare un altro computer come se fosse il proprio che invece svolge solo la funzione di terminale sul quale impartire i comandi. Si tratta di un sistema con il quale si controlla il computer mediante comandi scritti a mano, come si faceva con il sistema operativo DOS ed in generale con tutti i computer precedentemente all'avvento delle interfacce grafiche. I comandi quindi possono consistere in comandi di visualizzazione del contenuto delle directory, di manipolazione dei files e così via. Possono consistere anche nel lancio di particolari programmi esattamente come si può fare su di un proprio sistema locale.

    Il servizio telnet è realizzato di fatto con due diversi componenti: un client ed un server. Il client telnet è il programma che viene fatto partire da chi cerca di stabilire un collegamento con un computer remoto per usare le risorse di quel computer. D'altro canto il computer remoto deve evidentemente essere predisposto per offrire un simile servizio. Ebbene, tale predisposizione si ottiene mediante il programma che implementa il lato server di telnet. Questo è un programma che gira in continuazione sul sistema remoto stando in "ascolto" per soddisfare eventuali richieste da parte di utenti che mediante i loro client telnet chiedano di collegarsi. Si vede bene così la diversa natura del lato client e del lato server di una certa applicazione: il lato client è un software che viene lanciato da un utente giusto nel momento in cui questo ne ha bisogno, il lato server invece è un programma che si suppone essere sempre in funzione per raccogliere eventuali richieste. Quindi il lato server di un servizio deve essere lanciato al momento del bootstrap del sistema. Per inciso, nell'ambito dei sistemi operativi UNIX (e quindi Linux), questo tipo di programma si chiama demone. Non è affatto detto che su di uno stesso computer debbano essere disponibili sia il lato client che il lato server di un servizio. Si può dare oramai abbastanza per scontato che il client telnet sia sempre disponibile ma non il lato server. Infatti installare un server vuol dire avere l'intenzione di offrire qualcosa della propria macchina al mondo esterno. È evidente che questo comporta un livello di competenze e delle finalità che vanno oltre a quelle tipiche dell'utente normale. In particolare è bene sapere che installare un server telnet significa avere una precisa cognizione delle risorse della propria macchina che si intende mettere a disposizione e delle risorse che vogliamo invece proteggere.

    L'impiego di telnet è basato sul concetto di sessione. Questo significa che per poter usufruire dei servizi forniti da telnet deve essere stabilita una nuova sessione di lavoro mediante una procedura di riconoscimento del richiedente. Abbiamo appena commentato il fatto che un server telnet deve essere impostato in base ad una precisa politica di protezione delle risorse della macchina. Quando un utente remoto chiede mediante il proprio client telnet di accedere ai servizi del server telnet è necessario che si qualifichi con un nome di utente, lo user name, ed una chiave di accesso, la password. Solo se il server riconosce il nome dell'utente e la password consente l'accesso aprendo la sessione di lavoro. Questa operazione di apertura di una sessione prende il nome di login. Durante la sessione il client ha disposizione tutta una serie di comandi per accedere ai servizi offerti dal server. Alla fine del lavoro, il client chiede di chiudere la sessione mediante un apposito comando dopodiché per accedere nuovamente è necessario aprire una nuova sessione. Nel caso in cui il server non riconosca il nome di un utente o la password fra quelli legali la sessione non viene fatta partire.

    A molti utenti moderni di computer abituati ad utilizzare la rete "navigando" mediante un browser dotato di interfaccia grafica telnet può sembrare molto scomodo e poco utile. Effettivamente oggi il suo impiego è limitato ad un'utenza particolarmente tecnica ed in casi particolari. Un esempio potrebbe essere quello della necessità di compiere calcoli molto laboriosi che su di una propria piccola macchina richiederebbero troppo tempo. In tal caso mediante una sessione telnet si può andare ad eseuire i calcoli su di un computer remoto molto più potente. Naturalmente sarà in generale necessario trasferire i dati su cui eseguire i calcoli dal piccolo sistema locale al computer remoto ed, eventualmente, recuperare i risultati. A questo si può provvedere con un altro dei servizi di base su cui è stata costruita Internet: il File Transfer Protocol che commentiamo brevemente qui di seguito.

  • FTP: File Transfer Protocol. Mediante il FTP si possono spostare files da un sistema all'altro. Dal punto di vista dell'utente la procedura di uso di FTP è molto simile a quella di telnet poiché si basa sullo stesso concetto di sessione. L'utente per potere accedere alle funzionalità di FTP deve fare un login con il quale il server riconosce il nome dell'utente e la password. Se il login ha successo l'utente ha a disposizione una serie di comandi di manipolazione e trasferimento di files da un sistema all'altro. Al termine delle operazioni la sessione deve essere chiusa da un apposito comando.

    Come per il telnet il FTP è in realtà strutturato in una parte client ed una server. Normalmente viene installato solo il lato client. Il server FTP viene installato solo in computer destinati all'offerta di particolari servizi alla comunità.

    L'operazione di trasferimento di un file è oggi disponibile anche dall'interno di un browser. In altre parole anche il protocollo HTTP dispone della funzionalità di trasferimento di file. A molti sarà infatti capitato di fare un download di un file a partire da una pagina Web. Non per questo il FTP è da ritenersi obsoleto. Vi sono innumerevoli siti FTP dai quali è possibile scaricare informazioni di vario tipo, molto tipicamente software. Esiste un'enorme quantità di software disponibile nei siti ftp di tutto il mondo. Quando ci si riferisce ad un software reperibile nel pubblico dominio si intende usualmente che è disponibile in qualche sito ftp.

    L'esecuzione del download di uno o pochi file dalle pagine di un browser è comoda ma nelle seguenti circostanze può essere conveniente impiegare il FTP.

    • Trasferimento di gruppi di files Nei siti FTP i documenti sono ordinati in directory proprio come nel disco rigido del proprio computer. I file da trasferire possono essere numerosi oppure potrebbe anche essere necessario selezionare agevolmente una parte dei files disponibili. Queste sono operazioni che si fanno molto comodamente con un client FTP. Molti dei moderni client FTP sono dotati di interfaccia grafica cosicché trasferire files mediante il FTP diventa facile come spostare files fra cartelle diverse sul proprio disco rigido.
    • Aggiornamento di un sito Web L'impiego comune del Web è ovviamente quello di andare a cercare delle informazioni o di usufruire di vari servizi quali per esempio la prenotazione di mezzi pubblici o la gestione del proprio conto in banca. Si sta tuttavia diffondendo molto rapidamente la consuetudine di creare ed offrire delle proprie pagine Web. I gestori degli accessi ad Internet, gli Internet Service Provider (ISP), offrono abitualmente al pubblico le risorse per ospitare e mantenere un sito Web a costi variabili dipendenti dal tipo di servizi che il cliente richiede siano attivati. Ebbene, quando si sviluppa e si mantiene un sito Web succede molto spesso di doverlo aggiornare. È usuale sviluppare e modificare le pagine del proprio sito localmente e poi trasferire tutti i file interessati sul computer del service provider che ospita le pagine Web, il cosiddetto Web server. Questa operazione è inversa rispetto a quella usuale di scaricare dei files sul proprio computer poiché in questo caso si devono trasferire dei files dal proprio computer ad uno remoto, si deve cioè fare un upload anziché un download. Queste operazioni si fanno molto bene mediante il FTP. Un vostro compagno ha preparato una guida alla creazione di un sito. In questa si descrive anche il modo per fare l' upload dei file da aggiornare con ftp.
    • Invio di files molto grandi Si può affermare che la posta elettronica sia diventata oggi un mezzo di larghissima diffusione per la comunicazione fra le persone. Nell'ambito del lavoro moltissimi messaggi che prima venivano comunicati per telefono o recandosi a cercare il proprio interlocutore oggi vengono affidati alla posta elettronica e anche il suo impiego a livello privato sta crescendo rapidamente. Nella discussione successiva sulla posta elettronica si commenta l'uso crescente e talvolta l'abuso degli allegati per scambiarsi documenti. Il FTP è la soluzione corretta da utilizzare quando si vogliano spedire documenti o file dati di grandi dimensioni quando si abbia diritto all'accesso ad un ftp server organizzato per fornire questo tipo di servizio. È una tecnica che si può usare quando si fa riferimento ad una organizzazione (per esempio la propria organizzazione di lavoro). Magari il servizio esiste e non si sa, può convenire informarsi presso l'amministratore di sistema della propria organizzazione. Quando il servizio esiste questo è solitamente organizzato in modo da avere un'area nella quale, mediante la conoscenza dell'opportuno nome di utente e password, è possibile inviare (fare lo upload dei documenti). Si informa poi il destinatario del fatto che può trovare i dati nel sito ftp, magari mediante un messaggio di posta elettronica.

    Come abbiamo già detto tutti i sistemi operativi oggi disponibili offrono un client FTP, usualmente invocabile mediante il comando ftp. Si tratta sempre di una versione "minimale" del quale bisogna imparare i comandi fondamentali. Esistono tuttavia nel pubblico dominio innumerevoli versioni del client FTP molto facili da usare. Sul sito cws.internet.com/ftp-3dftp.html si trova una lista commentata di client ftp. Ecco una lista con i relativi link:

    In questa lista compaiono direttamente i link per il download dei files anziché i siti che li ospitano. Possiamo così vedere che molti di questi sono siti ftp: per rendersene conto basta far scorrere il puntatore del mouse sui link senza cliccare e guardare la barra informativa in basso nel browser, dove appaiono i relativi indirizzi. Quando l'indirizzo inizia con ftp vuol dire che si riferisce ad un sito ftp. È possibile scaricare quel file anche facendo click sul relativo link, il browser ha la capacità di scaricare un file da un sito ftp. È tuttavia possibile anche attivare una sessione ftp con un client ftp avvalendosi così delle funzionalità ftp.

    Chi vuole può vedere alcuni esempi di sessioni ftp gestite con i semplici client FTP disponibili nei sistemi operativi (Windows, Linux).

  • Email: servizio di posta elettronica. La posta elettronica è un servizio personale, vale a dire che l'indirizzo di posta elettronica si riferisce alla persona che lo possiede e non al computer utilizzato per ospitare la posta. È utile discutere il servizio di Email in termini di client e server. Commentiamone quindi le funzionalità di client e server nel modo più semplice possibile.
    • Il client di Email è il programma che voi usate abitualmente. Per intendersi Eudora, Outlook, Pine o altri (faccio questi nomi per aiutarvi a capire ma senza alcuna intenzione di fare pubblicità, specialmente ai produttori più grossi ...). Con il client voi componete i vostri messaggi, li ordinate in cartelle e sottocartelle e li spedite. Quando li spedite, di fatto il client si limita ad inviarli al mail server il quale si occupa della spedizione vera e propria. Quando volete invece leggere i messaggi che vi sono stati spediti, il client va ad interrogare il mail server che gestisce la vostra casella postale. Non sempre tutte queste funzionalità a cui abbiamo accennato sono riunite in un unico programma. Alcuni client sono in realtà composti da due programmi, uno che fornisce l'interfaccia per la manipolazione dei messaggi ed uno che gestisce la spedizione e la ricezione dei medesimi. Per esempio, una soluzione adottata spesso volentieri dagli utenti del sistema operativo Linux impiega il programma pine per la scrittura e la manipolazione dei messaggi ed il programma fetchmail per la loro ricezione dal mail server. Per inciso, quella di dividere ed affidare le funzionalità a programmi diversi è la tipica filosofia del sistema operativo Unix. E' una tecnica con la quale si ottiene un software molto più stabile ed efficiente, contrariamente alla tendenza sviluppatasi intorno a Windows dove si tende piuttosto a produrre grossi programmi con numerose funzionalità che spesso risultano tuttavia instabili.
    • Il mail server è un programma che in generale può risiedere su di un computer qualsiasi, anche il vostro. Tuttavia, affinché le funzionalità di Email siano regolarmente disponibili è necessario che sia ospitato in un computer che sia connesso alla rete e che sia operativo 24 ore su 24. Nell'ambito dello schema usuale nel quale si usa il client di email nel computer a casa e ci si collega ad un service provider per i servizi di rete, il mail server è quello del service provider che provvede anche a fornire e mantenere uno spazio per la casella postale che ospita i messaggi. Via via che i messaggi arrivano questi si accumulano nella casella postale gestita dal mail server. Quando vi collegate alla rete e con il vostro client chiedete di leggere i messaggi questi vengono trasferiti nel vostro computer e contemporaneamente vengono cancellati dalla casella postale del mail server. E' anche possibile far sì che i messaggi rimangano sul mail server quando li leggete, mediante un'opzione che potete determinare fra le preferenze impostabili nel vostro client di posta. Questa opzione può essere utile quando vi capita di leggere la posta elettronica da un computer che non è quello usuale su cui voi lavorate. Se, in tale situazione, lasciate che i messaggi letti vengono cancellati dal mail server, quando ritornerete a consultare la posta dal vostro computer abituale non vi troverete più i messaggi che avete letto da un'altra macchina. Può essere quindi conveniente, quando leggete la posta da un computer inusuale (per esempio da un Internet Point) controllare le opzioni in modo da lasciare i messaggi letti sul mail server.

    Il servizio di Email è nato per consentire l'invio di brevi messaggi scritti in formato testuale, più precisamente in caratteri ASCII. Abbiamo già osservato come si sia rapidamente manifestata la necessità di potersi scambiare documenti di ogni tipo e non solo semplici messaggi di testo. Abbiamo anche visto che il servizio FTP è, fra i servizi "storici" quello idoneo a trasferire file di qualsiasi tipo. Tuttavia, il servizio FTP non si presta ad un impiego di massa per lo scambio di documenti fra utenti perché richiede che vi sia una macchina adibita a ftp server. Questa è una soluzione che viene infatti praticata da persone che lavorano nell'ambito di organizzazioni che dispongono di un ftp server. In tal caso è sufficiente mettersi d'accordo comunicando indirizzo, nome di utente e password del sito ftp ed usare questo come un deposito nel quale possono essere posti o raccolti i documenti. Contestualmente alla crescita esplosiva di Internet è stato sviluppato un meccanismo che è risultato essere più comodo per trasmettere un documento e che consiste nell'appenderlo ad un messaggio di posta elettronica sotto forma di un allegato. Il meccanismo di allegare i documenti ai messaggi di posta consente di mantenere la flessibilità e la semplicità del client a livello di un semplice gestore di messaggi scritti in ASCII senza tuttavia rinunciare alla possibilità di trasmettere altri tipi di documenti. Per capire la necessità di questo tipo di meccanismo, è utile richiamare la differenza che abbiamo discusso fra testi scritti in ASCII e testi formattati. Per visualizzare correttamente un testo scritto con un word processor è necessario quel word processor. Se proviamo a visualizzarlo invece con un semplice editore di testi vi troveremo forse il testo che sappiamo esserci ma questo sarà circondato da numerosi altri caratteri strani. Questi caratteri strani rappresentano il tentativo di leggere come dati codificati in ASCII dati che sono in realtà codificati in un altro modo, specifico di quel word processor. Non è poi detto che debba sempre trattarsi di testi: immagini e suoni o altri tipi di dati ancora possono essere codificati in file ed il tentativo di "leggerli" con un editore di testo sarà evidentemente destinato a fallire! Il meccanismo dell'associazione di questi file diversi ai messaggi di testo consente di preservare il loro formato senza che il client di posta debba prendersi la briga di visualizzarli in qualche modo. Il client si limita a visualizzare la parte testuale del messaggio notificando la presenza di file allegati ed eventualmente delle loro caratteristiche. Il client può anche essere istruito a lanciare mediante un semplice comando il corretto programma di gestione per un certo allegato. In realtà, affinché tutto ciò sia possibile, dietro le quinte si cela un meccanismo che non è banale e che comporta la traduzione dei file allegati in una speciale codifica ASCII in modo che questi possano essere appesi in fondo ai normali testi che compongono i messaggi. Nel corso del tempo sono state concepite varie tecniche di codifica degli allegati ma quella che viene utilizzata maggiormente oggi è quella nota come MIME. Quando si richiede al client di posta di visualizzare un allegato, questo traduce il pezzo codificato (per esempio secondo MIME) nel formato originale e lo passa all'appropriato programma di gestione di quel tipo di documento (programma di elaborazione di testi, di fogli di lavoro, di immagini e via dicendo). Oggi è pratica diffusissima quella di allegare documenti ai messaggi di posta elettronica. Anzi, si può dire che spesso si abusa eccessivamente allegando file di lunghezza esagerata. Anche se voi nel client vedete solo la parte testuale del messaggio, magari brevissima, i documenti allegati sono in realtà anch'essi presenti nel messaggio, trasformati in codifica ASCII, quindi di fatto il messaggio può avere dimensioni enormi (si veda la discussione su testi ASCII e formattati). La lunghezza eccessiva di un gran numero di messaggi causa sovraccarichi nella trasmissione e nelle occupazioni delle memorie di massa. In effetti i gestori di posta impongono solitamente dei limiti sulla disponibilità degli spazi su disco e sulla dimensione massima dei messaggi, cioè del testo più eventuali allegati. Questi limiti si aggirano solitamente intorno a qualche MByte. Se si vuole disporre di una maggiore quantità di spazio nel mail server allora si devono pagare dei costi aggiuntivi, anche se alcune organizzazioni (come ad esempio GMAIL,la posta di Google) mette a disposizione gratuitamente fino a 7 GigaByte di spazio per utente).

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