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Corso di informatica - Formati di testo - doc

Page history last edited by Trapani Marco 15 years, 3 months ago

Formato Word (pippo.doc)

 

Con il termine Word ci riferiamo al noto word processor della Microsoft, spesso incluso nella cosiddetta suite Office che comprende anche programmi per la generazione di fogli di lavoro (Excel), di presentazioni (Power Point) e di gestione di data base (Access). Cito questi specifici prodotti unicamente per fare un esempio e perché sono estremamente diffusi. Normalmente evito accuratamente di citare esplicitamente prodotti commerciali perché qui ci interessa la cultura informatica, che è indipendente da specifici prodotti. Sia chiaro che vi sono numerosi altri prodotti che sono del tutto analoghi anche se occupano posizioni minoritarie sul mercato. Veniamo al formato dei file prodotti con Word e che nel seguito chiamo per brevità formato doc. Le potenzialità offerte da questo tipo di programmi sono ben conosciute. Si può produrre lo stesso documento in una gamma quasi illimitata di presentazioni per quanto concerne organizzazione della pagina, interlinea, paragrafi più o meno rientrati, tipi e dimensione dei caratteri (font), colore dei medesimi, sottolineature, impaginazioni fantasiose, organizzazione di etichette, inclusione di oggetti grafici e via dicendo.

Lo svantaggio è tuttavia che si tratta di un formato proprietario le cui specifiche non vengono diffuse pubblicamente in modo esplicito e che la casa produttrice si può sempre riservare il diritto di cambiare a propria discrezione. Dico in modo esplicito perché poi di fatto questo formato può essere letto anche con altri programmi, tuttavia sempre senza la garanzia di riuscire ad interpretare correttamente tutte le caratteristiche dei documenti, specialmente per le revisioni più recenti del formato. Per esempio il formato doc può essere letto con il programma Abiword oppure con OpenOffice che sono prodotti Open-source reperibili nel pubblico dominio ma non ci si può sempre aspettare la piena compatibilità con la rappresentazione data da Word.

A dire il vero spesso i formati non sono compatibili nemmeno con se stessi! Ci possono infatti essere problemi con la revisione del formato. Facciamo un esempio che è abbastanza comune. Un vostro collaboratore vi invia un documento in formato doc come allegato ad un file affinché ne possa modificare alcune parti. Voi apportate delle modifiche al documento e lo rispedite al mittente il quale vi riscrive dicendo che non riesce a rileggere il documento modificato da voi. Si scopre che avete versioni diverse di Word e quindi vi dovete preoccupare di salvare in un formato doc corrispondente ad una versione precedente di Word o a cercare un computer con una versione meno recente di Word. Ecco quindi la seguente raccomandazione:

Importante: Dovendo inviare un documento che è stato sviluppato in word è opportuno salvarlo in un formato che offra maggiori garanzie di essere riletto dal destinatario, quali per esempio rtf, html, pdf. Vediamo successivamente questi formati.

La possibilità di esprimere una grande varietà di rappresentazione dei caratteri comporta che i files siano più lunghi perché devono contenere anche le informazioni su come i caratteri debbano essere rappresentati. Tali informazioni aggiuntive possono essere rese visibili per esempio aprendo un file in formato word con un editore di testo, quale il programma "Blocco note". Si vedranno numerosi caratteri strani sia prima che dopo il testo che ci aspettiamo di trovare. Talvolta l'editore di testo, in tale situazione, può anche assumere comportamenti strani (emissioni di beep, ritorni a capo) perché le informazioni aggiuntive possono essere espresse mediante sequenze di 0 ed 1 che possono coincidere con caratteri ASCII non stampabili. Esse son infatti composte in modo da essere interpretate correttamente dal programma Word e non per essere lette in modo ASCII. La caratteristica di non essere gestibili mediante un editore di testo è una caratteristica tipica dei formati proprietari. Invece i formati aperti, di cui vedremo alcuni esempi nel seguito, possono essere aperti con un editore di testo senza problemi. Naturalmente non sarà possibile vedere gli effetti della formattazione e si vedranno anche molti altri caratteri oltre a quelli del testo. Tali caratteri rappresentano le informazioni necessarie a descrivere la formattazione ma sono espressi in modo che si possano leggere come testo ASCII, contrariamente al caso dei formati proprietari.

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