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Corso di Informatica - Mac Story

Page history last edited by Trapani Marco 15 years, 4 months ago

Macintosh

A cura di Sabrina Paoletti e Chiara Disperati

 

STORIA DELLA APPLE COMPUTER

 

In California negli anni ‘70 nascono i prmi homebrewing tecnologici (i fai-da-te della tecnologia) cui aderirono giovani tecnici e programmatori della prima era, tutti con un background di contestatori, dropout che non hanno finito l’università uniti dalla convinzione di poter fare qualcosa di nuovo. Molti sono geni potenziali come Adam Osborne, creatore dell’omonimo computer, e scoprono nuove potenzialità offerte dalla recente invenzione del microprocessore ad opera dell’italiano Federico Faggin. Durante il primo incontro homebrew del 1975 si incontrano due ragazzi che "la pensano diversamente": Steve “Woz” Wozniak (che ha lasciato l’università e lavora presso la HP dilettandosi di elettronica) e Steve Jobs (un figlio di papà che ha buttato al vento l’università e lavora all’Atari contribuendo, tra le altre, a "Breakout" il videogioco della pallina che rimbalza contro il muro distruggendolo). In questi incontri va di moda portare ciò che si è costruito per vedere chi è stato più ingegnoso degli altri. Woz e Jobs mettono così insieme un computer che ha una tastiera e un intrico di fili e circuiti con un visorino che mostra solo caratteri alfanumerici, niente grafica, e quando si stacca la corrente si cancella tutto. Quando si accende lo si può programmare inserendo codici esadecimali passati direttamente al processore; all’homebrew è un trionfo, tutti lo vogliono. Così Jobs, intuendo di poterli vendere, e Woz si autofinanziano vendendo pressochè tutto e nel garage di Jobs assemblano 25 esemplari dell’ Apple I e li vendono a 666$ cad.


Woz inoltre realizza anche un linguaggio Basic che ad ogni accensione va digitato per poter scrivere programmi Basic che vivono finchè c’è corrente. Apple I si vende e (con oltre 200 esemplari venduti a 500$ cad) Jobs cerca finanziatori trovando un pensionato di lusso neanche quarantenne che mette 250,000$: Mike Markkula.
Nel 1976 registrano l’azienda come Apple Computer.
Markkula porta la visione di realizzare un prodotto che sia diverso da un ammasso di cavi a fronte di un più lungo periodo di realizzazione: nasce così nel 1977 un vero personal computer, l’Apple II, il cui logo è una mela multicolore morsicata; è un capolavoro con la circuiteria dentro uno stampo di carta sagomato che si può aprire per attaccare schede di espansione ad appositi slot, ha un monitor con caratteri ocra, ma all’occorrenza può illumunare singoli pixel, aprendo così la strada alla grafica; i caratteri sono solo maiuscoli, ma con Apple Writer, word processor, c’è la possibilità in stampa di fare anche le minuscole; compare la registrazione su audio cassette e il primo floppy disk (in plastica sottilissima con dentro un disco capace di memorizzare fino a 100KB), inoltre l’utente ha a disposizione un sistema operativo; il DOS (disk operating system) con cui dare comandi, c’è la possibilità del comando PR#6 che riavvia la macchina e di ritagliare un rettangolino di plastica del floppy per poterlo usare da tutti e due i lati con possibilità di memorizzare fino a 16 KB. A questa macchina nel 1978 Bricklin aggiunge Visicalc il primo spreadsheet della storia che permette di organizzaare le cifre su righe e colonne e inserire formule di calcolo.
Apple cresce, Woz dirige un team di ingegneri, Jobs comincia a promuovere Apple anche nel mondo; per l’Europa nasce "Apple //e" che risolve il problema delle parole accentate :premendo un interruttore sotto la tastiera sul video cambia il set di caratteri. Nel frattempo IBM, che fino a quel momento era rimasta alla produzione dei mainframe, cioè grosse macchine di calcolo, capisce che deve adeguarsi a questa disruptive technology e lancia sul mercato il primo PC, una macchina qualitativamente molto peggiore, ma poco costosa. Così la Apple, a livello Europeo, causa il costo delle proprie macchine comincia ad essere snobbata e surclassata dai PC della IBM, ma nonostante tutto decide di mantenere il suo stile non mettendosi a produrre computer rozzi e malfunzionanti e dopo un primo insuccesso con Apple III, nel 1979 crea il primo prototipo di workstation ”Alto” che ha un software scritto con linguaggio smalltalk che non si comanda più scrivendo sulla tastiera, ma attivando funzioni visibili sullo schermo azionate mediante il mouse (dispositivo di puntamento che si fa scorrere sul tavolo). Questo progetto con l’uso di mouse, finestre, menù, pulsanti è il frutto di un lavoro iniziato da Engelbart alla PARC ( Parco Alto Search Center proprietà Xerox), ma che la Xerox non ritiene opportuno far progredire. Jobs fa progredire queste idee e nel 1982 nasce Lisa che è simile ad Alto, ma con uno schermo a due modalità: una monocromatica per quando il computer agisce come terminale mainframe, l’altra,ancora mai vista, che presenta caratteri neri su sfondo bianco-azzurrino (come sui fogli di carta); i pixel non sono più tondi, ma quadrati per cui non ci sono spazi vuoti tra pixel contigui. C’è una suite di programmi e con questa metafora a scrivania compare per la prima volta l’icona del cestino in basso a destra in cui i file sono ancora recuperabili fino a che non viene svuotato. Per la prima volta infine si può disegnare sullo schermo muovendo il mouse.
Però Lisa risulta troppo costoso per la grossa fetta di pubblico e quindi nonostante tutto è un insuccesso.E’ allora che entra in Apple come amministratore delegato John Sculley (mr. Pepsi generation da cui si licenzia per entrare in Apple) che riesce ad ottenere lo spazio pubblicitario più ambito negli USA: quello nell’intervallo del Superbowl del 1984. Lo spot pubblicitario è realizzato niente meno che da Ridley Scott, che diventerà uno dei registi cinematografici più famosi negli anni a seguire; alla conferenza stampa che segue Jobs persenta il nuovo Apple che accendendosi si presenta da solo in perfetto inglese dicendo “hello! I m Macintosh...”;

 

ha un lettore Sony floppy da 400 KB che contiene il sistema operativo (tutto grafico) e vari programmi. Per la prima volta il word processor mostra i caratteri nella dimensione reale che avranno in fase di stampa con margini assolutamente precisi. Il Mac diventa uno status symol che viene preso d’assalto dai grafici di tutto il mondo (diventa uno dei 5 marchi grafici più celebri nel mondo). Nell’anno del nuovo grande successo di mercato della Apple Woz, ormai miliardario, lascia e Jobs, per forti divergenze con Sculley è costretto a dimettersi e a lasciare Apple. Apple risolve definitivamente la crisi di vendite con il desktop publishing, lanciando nel 1985 la Laser Writer, una stampante che stampa con qualità da tipografia grazie al linguaggio postscript realizzato dalla neosorta azienda Adobe System. Inoltre il programma Pagemaker permette di impaginare testo e grafica a piacere. Nascono tante varianti del Mac con cui fra le tante Apple registra il dominio su internet con oltre 5 anni di anticipo su Microsoft; viene inoltre sviluppato il sistema operativo MacOS.
Nel 1989 nasce il primo portatile Macintosh, nel 1993 nasce il message pad, una specie di palmare, ma troppo evoluto rispetto alla tecnologia del momento per cui viene accolto con scetticismo. Nel frattempo Microsoft comincia a lanciare i primi pessimi cloni dell’interfaccia grafica del Macintosh: Windows 3...


... per cui Apple cerca di produrre Mac a basso costo non riuscendo però ad affermarli sul mercato e Sculley perde credibilità dovendo poi lasciare. Apple fa un primo passo importante stringendo un alleanza con Motorola e la nemica IBM creando una nuova classe di processori, i power PC e nel 1994 debutta con la linea Power Mac. Si assecondano dal 1994 a fine1996 amministratori che non riescono a rimettere in sesto le cose favorendo così un ritorno in grande stile di Jobs che fa acquistare alla Apple la Next ( società da lui creata negliu anni precedenti) e portando l’esperienza Pixar (nota azienda di animazione che ha realizzato diversi lungometraggi Disney come: "Toy Story"); convince Bill Gates ad investire 150 milioni di dollari in Apple creando così la errata convinzione nella maggior parte della gente di un “salvataggio” di Apple da parte di Microsoft e a livello prodotti sfodera iMac (che è un computer dalla linea innovativa, compatto e senza floppy disk) che polverizza ogni record di vendite; risistema la matrice di prodotti con i nuovi desktop G3 e G4 (ora sta uscendo il G5) e con i portatili iBook. Il tutto culmina nel nuovo sistema operativo MacOS X che è un sistema Unix potente con base open source (già avviato a produzione anni prima da Jobs e il suo team di Next). Questo conserva le tecnologie e le funzioni richieste dal grande pubblico ed è l’unico sistema operativo al mondo a poter usare tutti i programmi Mac, Unix e Java.

 


 
Il mio Mac OS

A cura di Sabrina Paoletti e Chiara Disperati

 

Caratteristiche del sistema operativo

Il sistema operativo utilizzato in casa Apple è il nuovo Mac OS X, completamente rivoluzionato rispetto al suo predecessore Mac OS classic. Mac OS X è costruito attorno a vari strati di componenti, secondo i dettami più moderni dei sistemi operativi. L'interfaccia con l'utente prende il nome di Aqua, mentre le interfacce del sistema con i programmi sono ben tre: Classic, per i programmi che giravano sotto Mac OS 8 e 9, Carbon, per i programmi aggiornati per Mac OS X e Cocoa, per i programmi scritti appositamente per X. Sotto il cofano, il motore del sistema è Darwin, un sistema operativo Open Source, e tre nuclei di routine per la grafica e il multimedia: il noto QuickTime, OpenGL e Quartz, il nuovo Display Postscript di Mac.

 

Tabella 1

La struttura del nuovo sistema operativo:

  • AQUA - Interfaccia
  • CARBON/CLASSIC/COCOA - Applicazioni
  • QUARTZ/QUICKTIME/OPENGL - 2D/3D Mmedia
  • DARWIN - Fondamenta Unix

 

Essendo di derivazione Unix, Mac OS X dispone di funzionalità Bsd che comprendono i diffusi protocolli Perl ed Ftp.

 

Punti di forza:

  1. ancora oggi è il sistema operativo più facile ad usarsi e più stabile tra tutti quelli esistenti
  2. Grazie al nuovo sistema operativo, Mac OS X, il Mac è ora in grado di utilizzare non solo programmi su base Carbon, utilizzati su Mac OS classic, ma anche programmi concepiti per Unix.
  3. In Mac OS X, grazie alla stabilità data da UNIX, viene utilizzato il Multitasking Preemptive a differenza del classic in cui vine utilizzato il Multitasking Cooperative. Il Multitasking consiste nella possibilità di poter compiere contemporaneamente più processi. Nel caso del Multitasking Preemptive c'è come un arbitro, che decide per quanto tempo un processo debba venir eseguito dal processore, e finito quel tempo il processo deve lasciare spazio agli altri, quindi se un programma si pianta viene automaticamente chiuso dal processore, che da spazio agli altri processi attivi. Il tempo dedicato ad ogni processo cambia a secondo dell’”importanza”; quindi chi è più importante riceve più spesso il processore, o lo riceve per un tempo più lungo.

    Il Multitasking Cooperative funziona per cooperazione tra questi processi, ovvero un processo viene iniziato a essere svolto dal processore, e dopo un po' questo processo si ferma, memorizza quello che ha fatto e cede il processore al processo che lo segue; può anche accadere che, se un processo non ridà il processore a quello che lo segue il tutto si blocca, e se il processo si era proprio piantato, per un errore, bisogna resettare forzando il processo ad uscire dal processore e a lasciar spazio agli altri processi.

  4. L’azienda che produce Mac OS X (il software), la Apple Computers, produce anche l’hardware (cioè le macchine); questo permette di avere computers con una configurazione ottimizzata e unica, mentre in Windows ci sono decine di produttori di computers che offrono decine di differenti configurazioni (diverse schede grafiche, differenti schede audio, processori AMD, Intel Pentium, Intel Celeron, ecc), provocando nell'utente confusione.

 

Punti deboli:

  1. la sua diffusione è ancora molto limitata ed i programmi, in particolare video giochi, sono in numero decisamente minore rispetto a quelli dedicati per il più diffuso Windows.
  2. L’utente in Mac OS 9 aveva la cartella sistema, e sapeva dove mettere mano in caso di guai. In X, le cose sono diverse, e un po’ più complicate. Se qualcosa va storto, conviene procurarsi una buona utilities, o avere come amico un geniaccio del Terminale.

 

Procediamo ora con una descrizione sommaria dei componenti del nuovo sistema operativo:

  • DARWIN:

    è un sistema operativo Open Source basato su Mach 3, versione alleggerita e semplificata che di Unix contiene l'essenziale, per avere un sistema veloce e compatto

    Darwin presenta un'architettura a memoria protetta che assegna uno spazio unico a ciascuna applicazione. Se ogni programma è isolato nella propria porzione di memoria, quando qualcosa va storto non è più necessario riavviare il sistema: Darwin si limita a chiudere l'applicazione interessata dal problema permettendovi di continuare a lavorare o giocare senza interruzioni.

    Inoltre Darwin è in grado di assegnare la priorità all'applicazione principale (Multitasking Preemptive), proseguendo comunque con altre operazioni in background.

  • CARBON:

    Mac OS X possiede differenti applicazioni quali Carbon, Classic, Cocoa, Java. La API Carbon è basata sulle API di versioni precedenti di Mac OS. La libreria API (Application Programming Interface, interfaccia per la programmazione di applicazioni) è una libreria che implementa tutte le classi che svolgono compiti precisi non implementati nel linguaggio. Carbon permette alle applicazioni di utilizzare funzionalità di Mac OS X come ad esempio il supporto per la multielaborazione e l’interfaccia utente Aqua, ma garantisce la compatibilità con versioni precedenti del Mac OS.

  • CLASSIC:

    L’ambiente Classic è in realtà una versione completa di Mac OS 9.1 eseguita in Mac OS X in uno spazio di memoria protetta. Di conseguenza, la maggior parte delle applicazioni compatibili con Mac OS 9 potranno essere eseguite insieme a quelle basate su Mac OS X. Questo permette agli utenti di aggiornare a Mac OS X senza preoccuparsi dell’incompatibilità delle applicazioni.

  • COCOA:

    Cocoa è effettivamente il nuovo ambiente di sviluppo, quello con il quale tutti gli sviluppatori dovranno prima o poi confrontarsi nell’atto di scrivere software per Mac. Cocoa per questo è il futuro della programmazione su Macintosh. Cocoa viene eseguito in maniera nativa dentro Mac OS X e l’eventuale approccio programmativo tramite strumenti orientati agli oggetti risulta una via molto veloce e completa per la realizzazione di software per Mac OS X. Cocoa consente anche l’utilizzo di Java.

  • JAVA:

    Java è il linguaggio di programmazione di Sun Microsistems creato al fine di risolvere i più comuni problemi della programmazione moderna, primi fra tutti la semplicità e la portabilità. Java è un linguaggio di programmazione indipendente dalla piattaforma e negli utltimi anni ha riscosso grandissimo successo tra i programmatori e gli sviluppatori di web applications. L’ambiente per applicazioni di Java permette lo sviluppo e l’esecuzione di programmi Java su Mac OS X.

  • L’INTERFACCIA UTENTE: AQUA

    La potenza e la tecnologia avanzata di Mac OS X possono essere particolarmente apprezzate nella nuova interfaccia utente, Aqua. Oltre a rinnovare radicalmente l'aspetto del sistema operativo, Aqua semplifica la gestione di molte delle più comuni operazioni effettuate sul computer e fornisce nuovi strumenti di lavoro, quali il Dock e un Finder di nuova concezione. Il Finder è una applicazione sempre attiva quando Macintosh è acceso. Disegna la scrivania di Mac, cestino compreso, e ci permette di manipolare i dischi e il loro contenuto.

 

Per utilizzare le versioni di Mac OS X dalla 10.0 alla 10.1 sono necessari i seguenti computer Macintosh (i modelli Mac a cui ci rifeiramo sono tutti stati realizzati dopo il 1998, cioè dalla produzione del primo modello con drive Combo):

  • Power Mac G4 o Macintosh Server G4 (tutti i modelli)
  • Power Macintosh G3 o Macintosh Server G3 (tutti i modelli)
  • iMac (tutti i modelli)
  • iBook (tutti i modelli)
  • PowerBook (tutti i modelli successivi a PowerBook G3 originale)
  • Si possono inoltre utilizzare macchine precedenti al 1998, anche se i risultati ottenuti saranno insoddisfacenti.

 

Il computer deve inoltre presentare i seguenti requisiti:

  • 28MB di RAM (memoria)
  • almeno 1,5 GB di spazio libero su disco
  • Mac OS 9.1 o versione successiva per le applicazioni Classic.

Mac OS X 10.3 è l’ultimo nato (è stato rilasciato in Italia nella notte tra 24 e 25 ottobre) in casa Apple, di cui potremmo dire essere apposta per il nuovo Macintosh G5. I requisiti richiesti per poter essere istallato sono:

  • un computer Macintosh con processore PowerPC G3, G4 o G5, tecnologia USB integrata, almeno 128MB di RAM fisica e uno schermo integrato oppure collegato a una scheda video fornita da Apple e supportata dal computer. Mac OS X non è compatibile con le schede di aggiornamento del processore.
  • Anche se la quantità di spazio libero su disco richiesta varia a seconda del computer e del tipo di installazione di Mac OS X, si raccomandano almeno 2GB di spazio sul disco rigido (3,5GB per l’installazione di Developer Tools).

Mac OS X v10.3 Panther integra il supporto per molti dispositivi hardware. Il sistema si configurerà automaticamente per l’utilizzo di gran parte delle stampanti a getto d’inchiostro Canon, HP ed Epson. Acquisizione Immagine di Mac OS X è compatibile con le fotocamere digitali USB con supporto Mass Storage (come PTP e Digita) e con una gamma di fotocamere Canon, Kodak e Nikon. Tuttavia, alcuni dispositivi possono necessitare di driver aggiuntivi forniti dal produttore. Contattate il produttore della periferica per verificare la disponibilità di driver per Mac OS V v10.3.

L’ambiente Classic in Mac OS X si basa su un’installazione di Mac OS 9.1 o successivo (9.2.2 raccomandato). La maggior parte delle applicazioni per Mac OS 9 può essere utilizzata nell’ambiente Classic. Per qualunque domanda, contattate il produttore dell’applicativo.

Il punto di forza di casa Apple sta proprio nella semplicità d’uso dei suoi prodotti, per poter ottenere questo i programmatori sono tenuti a seguire regole precise per la programmazione, per cui in ogni applicazione ritroviamo gli stessi comandi semplificati. Esempio:

per chiudere un applicazione, il comando semplificato, da digitare sulla tastiera è:

tasto "Comando" (mela) + tasto "q"

e rimane tale per ogni tipo di applicazione utilizzata.


 

Ulteriori informazioni:

 Apple

www.apple.com/it/

Versione italiana del sito ufficiale Apple. Ricchissimo: con notizie, supporto e molto altro ancora. Ci sono anche promozioni per il nostro mercato. Link utili e supporto per gli sviluppatori.

 AppleStore

store.apple.com/Apple/WebObjects/italystore

Il sito di vendita diretta; qui si possono acquistare tutti i prodotti Apple, hardware e software, e una scelta fra i migliori prodotti delle terze parti.

 AppleSupport

www.info.apple.com/support/downloads.html

Tutti i software gratuiti di mamma Apple, da System 7 all'ultima versione di iTunes e anche gli aggiornamenti dei programmi commerciali.

 

www.macworld.it

Il sito di una delle riviste italiane più importanti dedicate al Macintosh. Offre sempre una selezione di notizie aggiornate.

Macity

www.macitynet.it

Sito dedicato alle news, all'interno di un network di siti che coprono vari temi hi-tech. Tante notizie e molto entusiasmo ne fanno uno dei punti di riferimento del mondo Mac italiano.

MacSupport

macsupport.about.com

Supporto tecnico per il mondo Mac. Un fornitissimo archivio diviso in categorie, entro il quale si può cercare risposte ai propri problemi tecnici.

Google

www.google.com/mac/

Oltre al look iMac questa sottopagina del vero Google permette di fare ricerche "in salsa Mac". Facendo anche richieste generiche il motore cerca di dare risposte "Mac-oriented".

Microsoft mactopia

www.microsoft.com/mac/

Supporto tecnico per Mac all'interno del sito Microsoft. Si possono scaricare aggiornamenti delle versioni per Mac di Office e altri programmi come VirtualPC.


www.macosxapps.com

Tutte le applicazioni, gli aggiornamenti e i driver possibili e immaginabili. Il tutto raccolto per categorie: programmi scientifici e matematici, shell di programmazione, emulatori, utilità ecc.


www.apple-history.com

La storia e la preistoria della Apple, di tutti i Mac e pre-Mac conosciuti nonché di tutti i personaggi collegati (Bill Gates compreso).

MacPoint

www.macpoint.it/macsecretsnews/2002/index_genesi_logoapple.html

Qui si può trovare tutte le notizie relative alla creazione del logo dalla mela morsicata.

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