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Corso di Informatica - Formato di testo - HTML

Page history last edited by Trapani Marco 15 years, 4 months ago

Formato HTML (pippo.html)

 

Questo è il formato nel quale sono scritti i documenti che vengono visualizzati con i browser (Netscape, Internet Explorer, Mozilla, Konqueror, Opera, Lynx, Amaya, Safari per i computer Mac e via dicendo). Il formato HTML (HyperText Markup Language, linguaggio per la marcatura del testo) è aperto e infatti non è associato a nessun programma in particolare. Come è tipico con i formati aperti e destinati ad essere indipendenti dai programmi, dai sistemi operativi e dai computer usati per manipolarli, i file scritti in HTML possono essere letti e manipolati con un qualsiasi editore di testo aspecifico (programma “Blocco Note” (Notepad) in Windows, “Edit” in DOS, “Vi”, “Pico”, “Emacs” in Unix o Linux.

La definizione e lo sviluppo dello standard HTML vengono curati dal Consorzio W3C (The World Wide Web Consortium (W3C) che si prefigge lo scopo sia di sviluppare che di promuovere tecnologie per il Web. Un obiettivo fondamentale del consorzio è quello di definire per le varie tecnologie degli standard che facilitino il più vasto consenso possibile di utenti ed industrie.

Ecco come appare il file contenente il testo “pippo” scritto in HTML nel modo più semplice possibile:

 

<HTML>
<BODY>
pippo
</HTML>
</BODY>

 

Il testo vero e proprio è giusto “pippo” mentre i termini tipo <HTML> sono dei “comandi” (in inglese si chiamano tag) che indicano al browser come deve rappresentare il testo. Se, per esempio, avessimo voluto scrivere il testo “pippo” in grassetto (cioè caratteri più spessi) avremmo scritto:

 <HTML>
<BODY>
<B>pippo</B>
</HTML>
</BODY>

 

in questo modo tutto il testo compreso fra <B> e </B> viene rappresentato in grassetto. I comandi sono tantissimi. In rete si trovano elenchi completi dei comandi disponibili. Per aumentare le potenzialità del formato vengono definiti sempre nuovi comandi che vanno ad arricchire continuamente lo standard HTML ma complicano anche un po' la situazione. Infatti via via che appaiono nuove revisioni, i browser vengono aggiornati in modo da poter interpretare i nuovi comandi. Questo processo non è tuttavia immediato e può succedere che delle pagine Web scritte con l'ultima versione dello standard HTML non vengano rappresentate correttamente perché la versione del browser usato per vederle non è stata ancora aggiornata. La versione attuale di HTML è la 4.01.

Questo semplice testo lo potete per esempio scrivere mediante il programma “Blocco note” e quindi salvarlo in un file di nome pippo.html. Poi, utilizzando il vostro browser abituale (Netscape o Internet Explorer per esempio), selezionate la voce del menu File e quindi Apri File. Con la finestra di dialogo che si apre cercate il file pippo.html che avete appena composto e vedrete aprirsi una pagina con il testo “pippo” scritto in caratteri semplici in alto a sinistra. È banale ed assai poco appariscente ma è la vostra prima pagina Web! Per inciso, potete avere qualche ragguaglio in più su come scrivere semplici file in HTML andando a vedere un semplice corso che un vostro compagno ha realizzato in questo sito.

La cosa importante da rilevare è che avreste potuto scrivere questo file con qualsiasi altro programma di elaborazione di testi. Si tratta solamente di conoscere i comandi per controllare il modo con il quale il testo viene mostrato. Non è detto che questo sia semplice, l'importante è che sia possibile. Esistono numerosi programmi che facilitano la scrittura di testi in HTML in modo da non doversi imparare i comandi. Del resto, i word processor più potenti (come quelli citati in queste pagine) hanno tutti la possibilità di salvare in formato HTML un documento qualsiasi: è sufficiente selezionare il menu File e quindi Salva con nome ... e nella finestra di dialogo che si apre si può scegliere fra numerosi formati alternativi, fra cui anche HTML. Potete per esempio scrivere il solito “pippo” con Word e poi salvarlo in formato HTML. Per vedere cosa ci è finito dentro potete aprire il file così generato con il “Blocco note”. Troverete che ci sarà qualcosa in più rispetto all'esempio che abbiamo fatto qui, che è volutamente minimale. Ci sono per esempio delle specifiche sul programma che ha generato il file, sulla versione di HTML utilizzata (sì, perché vi è una continua evoluzione dello standard per renderlo sempre più potente) e via dicendo.

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