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Corso di Informatica - Risorse Bibliografiche - Letteratura scientifica e conflitti di interesse

Page history last edited by Trapani Marco 15 years, 4 months ago

Le seguenti considerazioni trovano origine nel fatto che il tema del conflitto di interesse è emerso in uno degli esercizi proposti per le ricerche bibliografiche in rete nella sezione Esami e che esso, giustamente, abbia sollecitato una certa curiosità da parte di alcuni studenti.

In effetti il tema è di estrema rilevanza al punto da esorbitare dal contesto di un dibattito ristretto alla comunità scientifica per raggiungere la stampa generale ed mezzi radiotelevisivi.

 

Il fondamento essenziale della conoscenza scientifica, introdotto con chiarezza da Galileo Galilei, è l'esperimento.

 

E' con l'esperimento che si supporta una qualsiasi teoria. Questo non significa che una teoria provata sperimentalmente divenga per questo una legge immutabile. Con l'esperimento una qualsiasi teoria può anche essere confutata e l'approccio scientifico corretto è quello nel quale il ricercatore è sempre pronto a rivedere la propria visione.

Altro fondamento irrinunciabile è che l'esperimento sia condotto in condizioni controllate di modo che chiunque altro lo possa ripetere.

 

E' così che si giunge alla conoscenza scientifica. Vi sono tuttavia contesti nei quali è difficile eseguire correttamente un esperimento, data l'intrinseca complessità della materia. La sperimentazine clinica è un esempio di questo tipo. Sperimentazione clinica è la traduzione del termine "clinical trial" secondo la voce ripresa dal "Dizionario Enciclopedico Zanichelli di Scienze Mediche e Biologiche e di Biotecnologie" che riportiamo qui:

 

Studio clinico controllato in cui i risultati ottenuti in uno o piu' gruppi di individui sottoposti a trattamento vengono comparati con quelli di un gruppo di controllo o gruppo placebo, e in cui i soggetti sottoposti ad osservazione sono ignari del gruppo di cui fanno parte.

 

E' molto difficile realizzare ed interpretare correttamente esperimenti di questo tipo. La cosiddetta letteratura scientifica è stata sino ad ora lo strumento principale di accreditamento dei risultati scientifici.

 

E' molto importante porre la massima enfasi sul ruolo di tale letteratura in un epoca nella quale la grande facilità di accesso ad enormi quantità di informazioni può confondere le idee. Oggi è sufficiente porre un quesito qualsiasi in un motore di ricerca per avere a disposizione articoli di ogni genere.

 

E' tuttavia MOLTO importante distinguere fra articoli apparsi nella letteratura scientifica vera e propria e scritti di vario tipo.

 

Cosa distingue un articolo del genere? Il processo di revisione fra pari, peer-review. Le riviste cosiddette peer-reviewed, prima di pubblicare un articolo, lo inviano ad almeno due revisori esperti nella materia i quali, rimanendo anonimi, esprimono un parere tecnico sulla validità del lavoro proposto. L'editore della rivista, in base a questi pareri, decide se pubblicare senz'altro il lavoro (questo sulle riviste serie accade raramente), se subordinare la pubblicazione alla scrittura di una seconda revisione con tutta una serie di variazioni proposte dai revisori o se rifiutare il lavoro. Si tratta di un processo spesso lungo e defatigante, non è raro che dalla prima spedizione di un articolo alla pubblicazione abbiano luogo più revisioni e che occorrano molti mesi od anche più di un anno. Il processo di peer-review costituisce una delle principali garanzie della serietà di un lavoro ma non è certo perfetto. La reale consistenza del lavoro scientifico emerge con la quantità delle verifiche e delle conseguenze che si confermano nel tempo.

 

La situazione sin qui descritta è quella classica nella quale il maggiore artefice della ricerca scentifica è stato il mondo accademico delle università e degli istituti di ricerca. Con il passare degli anni sono aumentate moltissimo le interazioni con il mondo industriale che impiega le tecnologie derivate dalla conoscienza scientifica. Generalmente questo tipo di interazioni è visto come un bene in quanto le sperimentazioni moderne sono sempre più costose per i finanziamenti pubblici e quindi un apporto economico da parte delle industrie non poteva non costituire un elemento di grande interesse.

E' qui tuttavia che nasce il problema del conflitto di interessi. La partecipazione industriale (segnatamente di case farmaceutiche in questo contesto) è giunta a costituire la parte del leone nel finaziamento della sperimentazione clinica. Poichè il risultato di una ricerca può avere conseguenze massiccie sugli esiti di vendita di un farmaco o su di una certa prassi clinica, emerge il problema dell'effettiva indipendenza dei ricercatori dalle organizzazioni che finanziano le loro ricerche. In effetti non si può non porre il problema di quanto un'industria farmacologica sia disposta a finanziare una costosa sperimentazione clinica i cui risultati possano influire in modo pesantemente negativo sulla vendita di un proprio prodotto.

 

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